All’interno della psicoterapia psicoanalitica e perciò anche nella psicoterapia ri-generativa il sogno ha una collocazione centrale: la via regia per l’inconscio. Nella cultura psicoanalitica il sogno è visto come un “oggetto” che si tratta soprattutto nella relazione analitica duale. Tuttavia esso può essere un oggetto collettivo, utilizzato nel contesto di un lavoro di gruppo, sia esso più o meno psicoterapeutico in senso stretto. Evidentemente nelle varie correnti di psicoterapia svolte in gruppo, l’elaborazione dei sogni rimane uno strumento importante per prendersi cura della relazione con sé e con gli altri. Il sogno è si un fenomeno individuale, ma può essere condiviso affinché anche altri ci possano entrare e possano sentirsi da esso interpellati e coinvolti. Il sogno può così diventare “sociale”. Il racconto, le associazioni e le interpretazioni collettive dei sogni possono così contribuire alla costruzione delle mitologie e dei rituali di gruppo, che permettono di articolare il privato ed il pubblico, il pregenitale ed il genitale, la mentalità individuale e di gruppo con la cultura di gruppo. Il corso affronterà diversi approcci nell’impiego del sogno considerato come costrutto sulla frontiera tra individuo e gruppo. Biografia: Anzieu D. (2019), Il gruppo e l’inconscio, Milano, Raffaello Cortina Bion W, (1971), Esperienze nei gruppi, Roma, Armando Editori Freud S. (1899), L’interpretazione dei sogni, In Opere, Torino, Boringhieri Lawrence G. (2010), Social dreaming. La funzione sociale del sogno, Roma, Borla. Marcoli F. (1997), Il pensiero affettivo, Red Marcoli F. Tra gruppo e sogno. Testo sul sito IRG. Marcoli F. Branca S. (2014), Tre storie. Pregenitalità e cultura, Bergamo, Sestante Edizioni |